Armillaria gallica

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Armillaria gallica
Armillaria gallica
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoFungi
DivisioneBasidiomycota
ClasseBasidiomycetes
OrdineAgaricales
FamigliaPhysalacriaceae
GenereArmillaria
SpecieA. gallica
Nomenclatura binomiale
Armillaria gallica
Marxm. & Romagn., 1987
Nomi comuni
  • Chiodino
  • Chiodino bulboso
  • Gallico
Armillaria gallica
Caratteristiche morfologiche
Cappello
convesso
Imenio
Lamelle
decorrenti
Sporata
bianca
Velo
anello
Carne
immutabile
Ecologia
Commestibilità
commestibile dopo cottura

Armillaria gallica Marxm. & Romagn., 1987[1], conosciuta anche come Armillaria bulbosa, è una specie di "chiodino" simile ad Armillaria mellea, da cui si distingue essenzialmente per la caratteristica forma "clavata" del gambo, che è anche più scuro nella sua parte inferiore.
È un fungo poco comune ma dalla resa eccellente da giovane, quando il gambo non è troppo coriaceo. In età matura si consumano solamente i cappelli.
Come tutte le altre specie congeneri, dev'essere consumato dopo prebollitura in quanto contiene tossine termolabili e non bisogna congelarlo perché una frazione di queste tossine potrebbe fissarsi alla struttura fungina e diventare termostabile.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome deriva dal latino Gallica, della Gallia.

Descrizione della specie[modifica | modifica wikitesto]

Cappello[modifica | modifica wikitesto]

Fino a 12–14 cm, inizialmente convesso, poi più spianato, umbonato, margine lievemente striato e fioccoso; di colore variabile, dal giallo-ocraceo al nocciola, fino al marrone scuro, con cuticola granulosa o escoriata, maggiormente al centro.

Lamelle[modifica | modifica wikitesto]

Subdecorrenti, fitte, inizialmente bianche, poi gialle, infine con chiazze rossastre.

Gambo[modifica | modifica wikitesto]

Clavato, pieno e consistente, con base bulbosa, a volte di larghezza considerevole (in casi molto rari anche 6–8 cm), striato, con fibrille e residui del velo. Di colore bruno, con base più scura.

Anello[modifica | modifica wikitesto]

Giallo oppure giallo-sporco, fragile, spesso sfrangiato o consunto in età.

Carne[modifica | modifica wikitesto]

Soda sul cappello e nella parte superiore del gambo, coriacea e fibrosa nella parte inferiore del gambo (poco coriacea negli esemplari giovani), legnosa vicino al substrato di crescita, di colore bianco, carnicino in età avanzata.

  • Odore: intenso, gradevole, fungino; ricorda un po' il muschio oppure l'humus. Di legno fradicio in età avanzata, quando il fungo è crudo.
  • Sapore: grato, aromatico, con retrogusto amarognolo. Cattivo quello dei gambi negli esemplari troppo vecchi.

Caratteri miscroscopici[modifica | modifica wikitesto]

Spore

Ellittiche, lisce, bianche in massa.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'Armillaria gallica cresce in autunno, gregario oppure cespitoso, sui tronchi marcescenti oppure su legname/radici interrati.

Commestibilità[modifica | modifica wikitesto]

Esemplari giovani, anche fortemente clavati

Buono, con cautela; velenoso da crudo.
Molto alta la resa negli esemplari giovani che presentano il gambo fortemente clavato e carnoso e non troppo coriaceo, quindi commestibile.
Degli esemplari più anziani bisogna consumare solo i cappelli in quanto il gambo diventa fibroso e stopposo, oltre ad essere indigesto ed a possedere un sapore amaro, sgradevole.

Come Armillaria mellea è un fungo dal sapore eccellente, purché ben cotto ed escludendo il liquido di cottura. Contiene infatti tossine di natura proteica ("emolisine") termolabili a 65-70 °C. Di norma si fa bollire per 15/20 minuti e si butta l'acqua di cottura.

Non consumare esemplari congelati da freschi: il gelo "fissa" alcune tossine, che non vengono più inattivate con il calore. Pertanto prima della eventuale congelazione, va effettuata la prebollitura.

In evidenza il gambo "clavato"

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sinonimi e binomi obsoleti[modifica | modifica wikitesto]

  • Agaricus melleus sensu Bolton [Hist. Fung. Halifax (1791)]; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005)
  • Armillaria lutea sensu auct.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005)
  • Armillaria bulbosa sensu auct. brit.[2]

Specie simili[modifica | modifica wikitesto]

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

  • Un esemplare di questa specie occupa 15 ettari di suolo nel Michigan settentrionale, pesa almeno 9700 kg e si pensa che questo fungo abbia almeno 1500 anni[3]. Ulteriori studi fanno pensare che il fungo possa quasi raggiungere i 400.000 kg e avere oltre 2.500 anni[4]. Tale fungo è l'elemento conduttore della trama della puntata Il grande fungo di Un medico tra gli orsi.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Armillaria gallica, in Index Fungorum, CABI Bioscience.
  2. ^ Armillaria gallica, su speciesfungorum.org. URL consultato il 26 luglio 2016.
  3. ^ (EN) Thomas J. Volk, The Humongous Fungus--Ten Years Later, su botit.botany.wisc.edu, 4 aprile 2002. URL consultato il 27 maggio 2018 (archiviato il 6 aprile 2018).
  4. ^ Un fungo più vecchio della cristianità e pesante come 100 elefanti, su focus.it, Focus. URL consultato il 20 settembre 2020.

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