Acrolepis

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Acrolepis
Fossile di Acrolepis sedgwicki
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseActinopterygii
OrdinePalaeonisciformes
FamigliaAcrolepididae
GenereAcrolepis

Acrolepis è un genere di pesci ossei estinto, appartenente ai paleonisciformi. Visse tra il Carbonifero inferiore e il Permiano superiore (circa 345 - 254 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa e in Nordamerica. Altri fossili attribuiti con qualche dubbio a questo genere sono stati ritrovati in Sudamerica, Asia e Australia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo pesce era di grandi dimensioni, e le specie più grandi potevano raggiungere i tre metri di lunghezza. Solitamente i membri del genere Acrolepis erano più piccoli e la lunghezza era compresa tra i 40 centimetri e il metro. Il corpo era piuttosto snello, con una testa allungata e un muso arrotondato. I denti erano lunghi e aguzzi, simili a quelli dell'attuale luccio. La pinna dorsale era posta all'indietro, nella parte posteriore del corpo; le pinne pettorali e ventrali erano relativamente grandi, di dimensioni simili alla pinna anale. Le scaglie che ricoprivano il corpo di Acrolepis, benché ricoperte di ganoina, erano piccole e a forma di diamante, e si sovrapponevano l'una all'altra in un modo simile alle tegole di un tetto.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Il genere Acrolepis è stato descritto per la prima volta nel 1844 da Louis Agassiz, nella sua monumentale opera Recherches sur les Poissons Fossiles. Molte specie sono state ascritte a questo genere, simili per morfologia ma non per dimensioni; Acrolepis risulta così un genere particolarmente longevo e dall'enorme areale: i suoi fossili sono stati ritrovati in quasi tutti i continenti in un intervallo geologico di quasi 100 milioni di anni. Le specie più note sono Acrolepis sedgwicki, A gigas e A. ortholepis.

Ricostruzione di Acrolepis gigas

Acrolepis è il genere eponimo degli Acrolepididae, un gruppo di pesci arcaici sviluppatisi tra il Carbonifero e il Permiano, dotati di scaglie ganoidi di piccole dimensioni e disposte in file oblique. Gli acrolepidi sono ritenuti appartenere ai paleonisciformi, un gruppo di pesci ossei comprendenti numerose forme arcaiche dalle diverse morfologie.

Paleobiologia[modifica | modifica wikitesto]

Acrolepis era un vorace predatore che si muoveva velocemente e cacciava animali più piccoli con movimenti guizzanti.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • L. Agassiz. 1843. Recherches Sur Les Poissons Fossiles. Tome I (livr. 18). Imprimerie de Petitpierre, Neuchatel xxxii-188
  • C. G. Diedrich. 2009. A coelacanthid-rich site at Hasbergen (NW Germany): taphonomy and palaeoenvironment of a first systematic excavation in the Kupferschiefer (Upper Permian, Lopingian). Palaeobiodiversity and Palaeoenvironments 89:67-94
  • A. López-Arbarello, O. W. R. Rauhut, and E. Cerdeño. 2010. The Triassic fish faunas of the Cuyana Basin, Western Argentina. Palaeontology 53:249-276

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]